La chiesa di S. Vincenzo Martire ha una storia molto antica, che ha interessato l' area urbane circostante fino al Seminario vescovile. Fu fondata agli inizi del sec. XII ed era citata nelle cronache degli anni 1123, 1132 e 1145, fino ad essere menzionata nel rogito di Azone da Vigoleno del 17 dicembre 1219; nel 1278 da Giovanni Bussio, canonico della cattedrale, riscatto' la "rovinosa e povera chiesa" sopravvissuta come commenda, ottenendone il pieno dominio, e la ricostrui' con l'ingresso verso ponente; fu posta sotto il patronato dei nobili Porta. Si tenga presente che Gregorio X Visconti piacentino, grande animatore e rinnovatore della chiese piacentine, mori' nel 1276. Entrambe le versioni della chiesa antica avevano l'abside rivolta a est, secondo la tradizione medioevale, e quindi avevano il fianco parallelo alla strada antistante denominata di S. Salvatore, oggi via G. B. Scalabrini